giovedì 2 settembre 2010

Traversata a nuoto. Giglio-Montecristo: la burocrazia il grande nemico


Era una tappa dura ed impegnativa e tutti lo sapevano, ma più che un fastidioso vento di scirocco potè la burocrazia italica...
E’ vero che una legge nazionale del 1971 impedisce di fatto manifestazioni sportive in aree marine protette, ma è anche vero che le leggi vanno sapute leggere e poi interpretate con coerenza perché una cosa è, ad esempio, una gara di potenti fuoribordo ed altra un solitario nuotatore che sfida se stesso e la natura proprio in virtù del rispetto che ha per il mare.
Fatto sta che, già in tarda mattinata mentre tutto scorreva nel migliore dei modi, alla “truppa” di Bossini è arrivata la perentoria comunicazione che l’atleta si sarebbe dovuto fermare ad un miglio da Montecristo pena l’invio di un mezzo a fermalo… Come davvero non ci è dato di sapere anche se saremmo curiosi di sapere se, il buon Alessandro dopo 55 chilometri di nuoto avrebbe dovuto fare marcia indietro e farne altri 55…
Mentre la situazione si faceva sempre più calda, quasi a dispetto le linee telefoniche hanno iniziato a fare i capricci e con esse si sono perse, più tardi, anche tutte le comunicazioni via radio.
Lunghe ore in cui fremeva l’attesa, ma le notizie non arrivavano.
Le ipotesi si accavallavano ma chi conosce Bossini sa che non si sarebbe fermato davanti a niente come peraltro ha più volte dichiarato anche nelle interviste dei giorni scorsi, ma la preoccupazione c’era sulle reali intenzioni e le modalità stesse con cui l’Ente Parco intendeva fermare l’atleta e spezzare il suo sogno da Guinness e soprattutto l’eco che un evento del genere inevitabilmente porta a raccogliere più fondi per una buona causa.
Al Giglio dov’è “inviato” uno dei nostri podisti arancioni Gianni Innocenti, le notizie ci arrivano dirette e frenetiche dal quartier generale Bossini. La famiglia è agitata e preoccupata anche se forte è la volontà di parlare con la stampa per gridare al mondo cosa sta succedendo.
La situazione diventa davvero paradossale se si considera anche la grande disponibilità mostrata fin da subito dalla Guardia Forestale ben disposta ad accogliere l’atleta e il suo staff nella foresteria di Montecristo.
Il black out comunicativo impedisce al momento di avere maggiori notizie, ma l’unica certezza è positiva. Alle 17,40 anche la seconda tappa ha avuto la sua conclusione con l’avvallo ufficiale di conclusione da parte del giudice federale, non sapendo bene se Bossini ha toccato lo scoglio di Montecristo o se si è trovato un compromesso fra leggi e sport.
Fatto sta che adesso Alessandro e il suo staff sono al risposo ben accolti nella foresteria di Montecristo.
Anche la seconda tappa è andata e più delle meduse e il meteo hanno tentato le leggi obsolete e poco chiare su cui adesso qualcuno dovrebbe ben riflettere…
Gli arancioni della RUN X YOU del resto sono sempre decisi nelle loro intenzioni, difficile davvero fermare la loro voglia di donare amore (e danari) per i fantastici ragazzi del Gruppo Elba a cui l’ottusità obsoleta della burocrazia stava per infrangere il sogno di veder raccogliere fondi per la nascente residenza I Sassi Turchini.

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